“Il salto” è un’illustrazione di Gek Tessaro che è stata esposta al Museo Diocesano di Padova durante la 4a edizione della rassegna internazionale di illustrazione “I colori del Sacro – Dal fuoco alla luce”
https://www.icoloridelsacro.org/dal-fuoco-alla-luce/
In quegli anni guidavo le classi in visita alla mostra e quest’opera era una delle più amate, soprattutto dai bambini più piccoli. Ricordo nitidamente il seguente episodio:
Mi trovo in mostra insieme a una classe prima. Ci sediamo davanti all’immagine che vede rappresentata una tigre che salta un falò e comincio a descrivere la personalità dell’animale. Un animale meraviglioso, fiero, coraggioso. Si piazza in cima alla catena alimentare, non teme niente e nessuno. Ad eccezione del fuoco. Ne è terrorizzata. Tuttavia, guardando l’immagine, non si può dire che sia una tigre incerta: compie un salto poderoso, scavalca letteralmente le fiamme. Osservando meglio si vede come sia, ahimè, sprovvista delle sue principali armi da difesa.
– Cosa le manca di molto importante? – chiedo ai bambini.
Mi aspetto che dicano: la tigre è senza artigli e senza zanne.
A quella domanda un bambino fa un balzo agitando la mano ed esclama:
– Io lo so! Io lo so cosa le manca!
– Dimmi.
– Le mancano i baffi! I baffi sono importantissimi, le servono per sapere dove va, soprattutto di notte!
Silenzio
Tutti cercano i baffi, anche io cerco i baffi, i baffi non ci sono. Non me ne ero accorta. La tigre non è soltanto priva delle sue armi da difesa, potremmo forse azzardare a dire che è disorientata. Saltare il fuoco diventa a un tratto un gesto ancor più audace, poiché compiuto da una posizione di totale svantaggio. Insomma, poco conta trovarsi all’apice della catena alimentare se ti senti smarrito. Eppure la nostra tigre non indietreggia, risponde alla sua natura, raccoglie quel che ha…e salta.
Dopo gli attimi di silenzio non ci resta che applaudire la tigre per il coraggio di quel dettaglio mancante: standing ovation di tutta la classe prima!

Illustrazione di Gek Tessaro
In questa illustrazione l’autore utilizza un collage di carta-strappata. Sovrappone sfumature di colori e porzioni di diverse carte-strappate su un fondo a tempera.
È questa una tecnica molto amata dai più piccoli, ma dopo i primi anni di scuola, che fine fa il collage di carta-strappata?
Non pervenuto.
Si manifesta nuovamente a distanza di lustri negli atelier degli artisti e nei libri di storia dell’arte. Come non ricordare i meravigliosi papier déchiré di Jean Arp, astratti, dadaisti, liberi, eleganti. Per usare le sue parole «Ho cercato nuove forme in una sorta di procedimento analogico con quello di crescita della natura. Ho cercato di far crescere le forme. Ho messo la mia fiducia nell’esempio di semi, stelle, nuvole, piante, animali, uomini e alla fine nel mio essere più intimo.».

Jean Arp: Untitled 1916-17 Moma – Museum of Moder Art, NYC / Papier déchiré, 1934, Collection Thessa Herold, Parigi
Una tecnica così felicemente alla portata di tutti, anche dei più piccoli, apre le frontiere ai contenuti: la tigre parla di coraggio, i pezzi astratti parlano di fiducia, partendo da qui ci si può sbizzarrire.
Di seguito ecco alcuni esempi dai miei atelier sulla carta strappata:

le tre mele sul piatto, opera di un ragazzino, rappresentano i suoi due fratelli maggiori quando giocano tutti insieme, è la voglia di sentirsi grandi.

I due fiori rappresentano l’amicizia tra una bambina e la sua compagna di banco.
Il prato punteggiato di rosso si ispira a un noto capolavoro impressionista, nell’altro verso c’è scritto un messaggio privato dell’autrice, che non posso svelare. Ma posso dire che parla di adolescenza.
Per la sua natura ruvida, dove i segni di contorno non restituiscono la stessa definizione che si ha con la forbice, la tecnica favorisce l’immaginazione, aguzza l’ingegno, incoraggia l’autonomia, sviluppa la creatività, non solo dei bambini e dei ragazzi, ma anche di noi adulti. Creare con la carta strappata costituisce infine una bella possibilità di svago in queste ore primaverili trascorse in casa controvoglia.
Siamo chiamati a uno sforzo importante, dobbiamo stare alle regole, facciamo sì che l’unico strappo che ci concediamo sia fatto con stile: carta, colla e colori!
#iorestoacasa
Buon divertimento OFF LINE!!
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