La filosofia per bambini ai tempi del Coronavirus

La filosofia per bambini ai tempi del Coronavirus

12/05/2020

Cari genitori e docenti,

in queste giornate di lontananza forzata abbiamo pensato a come far trascorrere il tempo ai vostri bambini con attività creative e divertenti! 

Dobbiamo ricordare che ciascun alunno è da sempre forza motrice di creatività. In maniera spontanea è attore delle sue emozioni e con le fasi di crescita impara a interiorizzarle per conoscersi e per conoscere il mondo. Iniziare a confrontare le emozioni personali con il mondo esterno è un passo importante e mai scontato, talvolta anche faticoso. Per affrontare questo momento ci sono molte attività di filosofia per bambini che ci permettono di accompagnarli nella loro crescita emotiva, in maniera graduale e rispettosa del loro mondo, speciale e mai scontato.

Pensiamo che la creatività sia loro per antonomasia; sono gli anni a venire, quelli della scolarizzazione, che tenderanno a oscurare questo scintillìo di ragionamento, vivo, spontaneo ma presto omologato con la società. Spingiamoli a sostenere in maniera autonoma i loro pensieri, a esternare il proprio punto di vista senza timore di un giudizio esterno. Con il tempo questi processi diverranno una pratica per riuscire a leggere e  interpretare in maniera più consapevole tutto ciò che accade intorno a noi.

Distinguere le emozioni, immaginare per mondi possibili e soprattutto consapevoli che con l’immaginazione si può arrivare un po’ ovunque… facciamolo!

A seguire alcune proposte.

C’è un tempo per….

Inizia a riflettere seguendo questi spunti:

  • La scuola è chiusa. Hai un sacco di tempo per giocare e dedicare le giornate a fare attività divertenti ma… se potessi esprimere quello che provi veramente in questo momento cosa vorresti dire?
  • Come ti senti adesso?
  • Le emozioni che provi sono diverse rispetto a due mesi fa ma è davvero tutto ricoperto da un velo di tristezza? Se ci pensi hai molto più tempo per condividere gli affetti familiari e per dedicarti del tempo per giocare.

L’obbligo di stare in casa, lontano dagli amici e dalla scuola, non può essere colmato solo dalle lezioni on line. Quando fai off sul pc le emozioni che provi cambiano, si evolvono nella giornata. Possiamo provare a esternarle in qualcosa di divertente.

  • Prendi un foglio bianco formato A4 e piegalo in 2. Avrai un foglio che si apre come un libro da sfogliare.
  • Sulla prima facciata scrivi “IO ERO…” e disegnati.
  • Sulla seconda e terza facciata crea, disegna, ritaglia e incolla tutti gli smiles che rappresentano come ti senti.
  • Sulla quarta facciata scrivi “IO SONO…” e disegnati.

Questo sarà l’inizio del tuo libro delle emozioni. Ogni settimana potresti aggiungere un foglio, le emozioni a volte cambiano ma a volte no. Al posto degli smiles potrai iniziare a scrivere la tua lista delle priorità: cosa vuoi iniziare a fare adesso che sei a casa? Tante attività che hai sempre rimandato ora possono trovare il loro momento di realizzazione.

Scrivere è ormai moda d’altri tempi ma riserva sempre grandi emozioni e permette di esternarle. Prendi carta e penna, matite e colori…


Caro amico ti scrivo…

Rifletti.

  • È davvero così bello stare lontano dai miei compagni (e se vuoi dalle maestre)?
  • Se potessi… direi…
  • Se potessi… farei…
  • Come mi sento? Sono felice?

Crea la tua cartolina con disegno su un lato e testo sull’altro.

Ricorda che le emozioni, quando non possiamo usare la gestualità, non si comunicano solo a parole ma soprattutto con tratti grafici, disegni, colori.

  • Ecco un messaggio che vorrei inviare al mio amico, alla mia classe, ai miei maestri…

Grazie a queste attività pratiche anche i più piccoli possono provare a esprimersi con un disegno, un fumetto, una creazione artistica oppure utilizzando una delle modalità di lavoro che preferiscono o inventandone una (importante è utilizzare tutti i materiali da riciclo che ci sono in casa e non comprare niente). Di questi tempi non si può uscire e se ci soffermiamo a osservare bene ciò che abbiamo a disposizione troveremo risorse interessanti anche a casa nostra.

Allenando la libertà di pensiero e di parola arriveranno a riflettere sul sé in maniera consapevole, pronti ad affrontare la sfida per un confronto stimolante con l’altro. Coltivare la loro vivacità di pensiero, anticonformistica, genuina e unica (perché ognuno di noi lo è) sarà la vera scommessa.

La creatività non ha bisogno di suggerimenti.

Buon lavoro… anzi… buon gioco!

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