Arte Postale – L’esercizio dell’attesa

ARTICOLO SCRITTO DA: ANNA PIRATTI FORMATRICE SCUOLA OLTRE

 

ARTE POSTALE – L’ESERCIZIO DELL’ATTESA

Trilogia sull’Arte Postale (1 di 3)

 

L’ARTE POSTALE o MAIL ART è un movimento artistico indipendente.

Nasce ufficialmente a New York nel 1962, quando l’artista Ray Jonhson fonda la New York Correspondance School of Art.

A dire il vero i mail artisti ritengono che l’Arte Postale sia iniziata quando, nella leggenda, Cleopatra spedì sé stessa a Giulio Cesare arrotolata in un tappeto!

Chi sono gli artisti postali?

Chiunque può entrare a far parte della comunità artistica, poiché con Arte Postale si intende lo scambio di manufatti (non necessariamente disegni) di piccole dimensioni come cartoline, biglietti e lettere, appoggiandosi al sistema postale.

L’Arte Postale è una scoperta che devo al mio amico Georg di Berlino, scrittore di radiodrammi. Nel 2007 tramite un biglietto in busta sigillata consegnata a mano, mi ha invitato a corrispondere con lui via posta. Il biglietto recava incollati una bustina vuota di zucchero, un frammento della mappa della città e una carta dorata dal profumo di cioccolato. Conteneva cioè il ricordo del caffè che avevamo bevuto il giorno prima al Pergamonmuseum.

Da allora intreccio scambi postali con vicini di casa, artisti e amici in tutta Europa. Porto questa forma d’arte all’attenzione di bambini e giovani progettando degli atelier studiati per loro.

Opere di Georg (che si firma Giorgio): a sinistra l’invito a corrispondere con lui.

Un’opera d’arte postale per realizzarsi ha bisogno di un mittente e di un destinatario.

I nostri bambini hanno sempre meno confidenza con il concetto di indirizzo che confondono con contatto.

Nella rubrica del telefono posso registrare una persona con il nome proprio o con un nomignolo, ma se voglio farle arrivare una missiva devo essere più precisa.

Emblematica la cartolina di un alunno con il seguente indirizzo ‘Per mio zio – Vicenza’. Punto.

Cartolina realizzata da Stefano 11 anni.

 

Durante gli atelier la domanda dei partecipanti, piccoli o grandi, è sempre la stessa: siamo sicuri che arrivi?

Non abbiamo un avviso di ricezione immediata, non abbiamo la singola-spunta-grigia di invio, la doppia-spunta-grigia-di-avvenuto-recapito e la doppia-spunta-azzurra-di-lettura come in alcuni sistemi di messaggistica per smartphone.

Nessuna conferma.

Panico.

Ciò che l’Arte Postale ci insegna è dunque il saper aspettare.

I risultati sono interessanti: la mamma di un alunno della secondaria di primo grado chiede di parlarmi. Mi vuole dire che ha ricevuto la cartolina di suo figlio sul posto di lavoro (bravo lui a scoprire l’indirizzo!) con il seguente testo ‘Cara Mamma, so che hai spesso mal di testa, spero che questa cartolina sia come una medicina per te. Ti voglio bene. Tobia’

La sorpresa è stata grande.

Di fatto il servizio postale, inteso come l’organizzazione di viaggi allo scopo di recapitare ordini e messaggi, ha origini antichissime databili intorno al 4000 a.C. nei territori dell’attuale Cina. Oggi sembra un mezzo superato dal momento che siamo costantemente connessi con i mezzi digitali. Per questo motivo un messaggio su carta assume oggi uno straordinario valore emotivo, oltre che materiale, si tocca, esiste!

Le applicazioni interdisciplinari dell’Arte Postale nel percorso scolastico sono molteplici.

Cito l’esempio di un atelier sviluppato sulla base di un imput sonoro rivolto a un pubblico adulto.

Per l’edizione 2015 del PadovaJazzFestival, ho ideato e realizzato a quattro mani con il musicista Paolo Valentini un atelier dal titolo ‘Paesaggio Sonoro e Arte Postale: ascolta – disegna – affranca – spedisci’.

Il Paesaggio Sonoro è l’insieme dei suoni che ci circondano nel momento in cui ci concentriamo nell’ascolto. I partecipanti sono stati guidati prima in una passeggiata sonora in città a cui è seguito un atelier di collage per trasformare i suoni in immagini spedibili.

Passeggiata sonora in Corso del Popolo – platea del Teatro Verdi  – Padova ph©Michele Giotto.

Un modo originale per prestare attenzione all’ambiente che ci circonda, un modo singolare per stare insieme, un modo creativo per comunicare con i destinatari dei nostri messaggi. Questa volta senza notifica di lettura!

Carolina realizzata da Elena, 16 anni, che ha partecipato all’evento: ho voluto rappresentare il rumore nero e pesante della strada (a destra) che va via via dissipandosi entrando a teatro (a sinistra), dove è tutto più bianco, i suoni sono puliti.

Per prendere mano con questa antica modalità di comunicazione che protegge il cervello dal sovra utilizzo dei mezzi digitali e rinforza le relazioni interpersonali si può fare pratica semplicemente ricominciando a spedire cartoline. Anche bruttine, quelle che ancora resistono nelle edicole e tabaccherie.

Le vacanze sono alle porte, vi invito a spedire cartoline a familiari e amici.

Fatelo insieme ai vostri bambini o compagni di viaggio.

Intanto, saluti da Asiago!

 

Per approfondire le attività di Arte Postale contatta Scuola Oltre.

info@scuolaoltre.com  e info@annapiratti.com

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